
Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Stile Juventus’, è intervenuto l’ex giocatore della Juventus Alessandro Birindelli: “Noi guardiamo la Serie A, le coppe europee e le Nazionali, ma il movimento calcistico nasce dal movimento dilettantistico, dalla Serie C, dai settori giovanili e dalle scuole calcio. Se si fermano questi movimenti ne va a discapito anche dei professionisti. Se ci saranno le condizioni per ripartire, che al momento non sappiamo, tutte le parti in causa dovranno aiutare anche le categorie più in difficoltà per dare ossigeno a società che a settembre rischierebbero di non poter riaprire”.
Quanto sarà difficile dal punto di vista psicologico una ripresa per i calciatori?
“Sarà una ripresa anomala, ci sarà pochissimo tempo per riabituarsi al campo e affrontare un finale di campionato importante e faticoso in previsione di una partita ogni tre giorni. Serviranno tante energie fisiche e mentali, la logistica sarà fondamentale. Chi programmerà bene il tutto avrà grossi vantaggi”.
Higuain?
“Ci sono delle esigenze umane e di salute, solo lui può sapere quello che gli sta accadendo, ho sentito parlare anche della madre che sta poco bene. Dovrà affrontare la questione con la società, poi da persone intelligenti quali sono troveranno una soluzione. Le questioni personali non le conosciamo e non possiamo fare supposizioni. Poi ci sono le associazioni calciatori, quelle degli arbitri, le federazioni che all’unanimità firmeranno un accordo. L’unica premessa è che prima di iniziare ci sia la santificazione degli ambienti e che ci siano pochi rischi per la salute, la prevenzione è la cosa più importante”.
Milik alla Juventus?
“Per me Higuain rimane il numero uno, se non ci fosse la possibilità di trattenerlo però si può considerare Milik che è un giocatore importante e che a Napoli stava facendo anche bene prima dell’infortunio. Potrebbe stare bene negli schemi della Juventus, ma dipende tutto da Higuain”.
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