
Luigi Guelpa, giornalista de Il Giornale, è stato il primo a parlare di contatti tra la Juventus e Pep Guardiola. In attesa di conoscere il nome del tecnico, è intervenuto a Radio Bianconera, nel corso di Bordocampo. Tuttojuve.com trascrive le sue parole:
GLI INIZI - "Tutto è iniziato i primi giorni di marzo con un incontro di alto livello a Manchester per parlare con Guardiola e verificare se c'erano le possibilità che l'allenatore catalano potesse venire alla Juventus. Questo ha comportato, a parte gli insulti che mi sono arrivati sui social (ride, ndr), che la Juventus, in quel momento, siamo a marzo, prima dell'eliminazione della Champions, aveva già deciso che l'avventura di Allegri, pur essendoci ancora un anno di contratto si sarebbe conclusa in questa stagione. Per questo è nato il sondaggio. E' stato un sondaggio a marzo, che poi è diventata una vera trattativa a maggio. Le possibilità di portare Guardiola alla Juventus, ad oggi, sono estremamente concrete".
GLI SVILUPPI - "Ribadisco un concetto già chiarito: non ci sono firme. Ho visto sparate clamorose, ma Pep Guardiola, ad oggi, non ha firmato alcun contratto che lo lega alla Juventus. La trattativa, però, sta andando avanti. Quello di Sarri è un piano B, quello che è avvenuto a Baku non ha nulla a che fare con la trattativa principale che la Juve sta portando avanti. La società bianconera deve necessariamente giocare su più tavoli e lo sta facendo, Baku è stato un po' uno specchietto per le allodole. Perché non si è ancora sbloccato nulla? Si sta attendendo la finale di Champions League tra Liverpool e Tottenham, perché il City sta cercando il sostituto di Guardiola, individuato in Pochettino. Quindi dopo sabato, domenica sarà interlocutoria, e lunedì potrebbero chiudersi queste due trattative: Pochettino al City e Guardiola alla Juve. Pochettino lascerà il Tottenham a prescindere da come andrà la finale di Champions League, ricordiamo che Pochettino rimase a Londra su richiesta del presidente rifiutando il Real Madrid. Quindi godiamoci questa finale di domani e da lunedì scatterà l'effetto domino".
LE SMENTITE - "E' normale, la Juve è quotata in borsa e il timore dell'aggiotaggio ci può essere. Tant'è che se non vado errato questo discorso legato a Guardiola si è sviluppato sui social più che sui giornali. Poi c'è il gioco delle parti. Non dimentichiamoci che Capello disse che non avrebbe mai allenato la Juventus e poi c'è andato. Il gioco della parti fa parte del mondo del calcio, perché i tifosi sono l'essenza di questo sport, ma non dimentichiamoci che le squadre sono per prima cosa delle aziende. 90 minuti alla settimana sono squadra che scendono in campo, il resto del tempo sono società che vanno gestite. Tra l'altro le smentite da chi arrivano? Da uno del consiglio di amministrazione, non dal presidente. La Juve, al di là delle parole di Paratici non ha detto niente di ufficiale. Domani è una giornata fondamentale, lunedì si giocherà a carte scoperte".
IL LATO ECONOMICO - "Sento che la Juve non potrebbe pagare uno stipendio simile per Guardiola. C'è un discorso che si lega a quello già fatto sulle aziende, che vanno oltre il calcio. La Juve è una società che non butta via soldi, sa come muoversi, e se fa è perché ha un rientro importante. L'operazione Guardiola per la Juve sarebbe qualcosa di spettacolare, mondiale, a livello di immagini. La Juve è diventata un brand apprezzato in tutto il mondo e l'accoppiata Juve-Guardiola sarebbe straordinaria per il nome e per le casse. E sono convinto che lunedì questa operazione andrà in porto".
IL GIOCO - "Agnelli vuole osare di più. Una mia sensazione personale: ricordatevi l'andata contro l'Ajax. Entra Douglas Costa, se tocca la palla più sporco finisce 2-1. Perché Douglas Costa partiva dalla panchina? Perché non si è osato? La Juve vuole osare. Guardiola è il top da questo punto di vista, Sarri è un profilo simile. La Juve ora vuole vincere, ma dare anche spettacolo osando qualcosa in più. E questi sono gli allenatori di cui la Juve ha bisogno e questo è il momento per cui a marzo, ancora in corsa in Champions, ha deciso di cambiare Allegri".