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V. Vecchi: "CR7? Quando l'ho incontrato la prima volta ero imbarazzato. Anche i fenomeni devono tirare il fiato"
05 feb 2020 16:49Altre notizie
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© foto di Pedro Rodriguez/Bernabéu Digital

Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, è intervenuto Villiam Vecchi, ex preparatore dei portieri del Real Madrid e uomo storico di Carlo Ancelotti: “Il primo ricordo su Cristiano Ronaldo? Quando l’ho visto la prima volta ero un po’ imbarazzato, ma lui mi ha messo subito in una situazione tranquilla. Non dico che ero in soggezione, ma CR7 era un giocatore che ammiravo molto. Il rapporto con lui era buono, una volta mi vide calciare in porta da vecchietto e mi ha detto “buena piena”, “buona gamba”. Sono stato contento del complimento”.

Come possiamo descrivere CR7? “Avercene di 35enni così, sembra uno di 19. Ha la stessa voglia di quando era ragazzino, sembra che per lui i trofei non bastino mai. È da ammirare”.

Qualcuno l’aveva dato per finito: “Anche a Madrid qualche volta passò un paio di domeniche senza fare gol, ma finito mi sembra una parola grossa. Da lui tutti si aspettano che tutte le domeniche sparigli le carte, ma a volte anche i fenomeni devono tirare il fiato”.

A Madrid com’era nello spogliatoio? “È un ragazzo che scherzava moltissimo con tutti, quando andavamo a pranzo si metteva vicino a Coentrao ed era una discussione quotidiana su qualsiasi argomento”.

Che regalo si farà? “Non lo so, ma può permettersi di tutto. La Champions League? Sicuramente ci proverà, lui vuole vincere anche al muretto con le figurine”.

Cristiano Jr.? “Lo portava già a Madrid agli allenamenti, gli piaceva scorrazzare negli spogliatoi e sul campo. Giocava sempre con il figlio di Marcelo”.

Che consigli gli daresti? “Consigli non gliene do, lo abbraccio e speriamo che continui così perché è bello vederlo giocare”.

Redazione Radio Bianconera