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Paolillo: “FFP violato da Psg e City, ma nessuna sanzione. No alla Superlega, guai però a parlare di golpe. Eca? Al-Khelaifi non dà garanzie”
07 set 2021 18:14Altre notizie
© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Il Fair Play Finanziario, l'Eca, la Uefa e la Superlega. Questi alcuni temi contenuti nell'intervento a 'Fuori di Juve' di Ernesto Paolillo, ex ad dell'Inter e in passato membro della stessa Eca, tra i fondatori del FFP.

La Uefa sta varando il nuovo Fair Play Finanziario che dovrebbe basarsi su un mix tra salary e luxury cup. Di fatto viene superato quello che lei scrisse nel 2006 insieme a Platini. In questi anni ritiene che qualche club non l'ha rispettato, vedi il Psg di proprietà di Al Khelaifi, numero uno dell'Eca?

"Intanto mi auguro che l'attuale presidente dell'Eca si ricordi di difendere gli interessi di tutti i club perché non tutti sono ricchi come il Psg. Lui può andare d'accordo con la Uefa e far pesare il fatto che lo spettacolo offerto dal club transalpino e dalle altre big altri non possono garantirlo. Tornando indietro, il FFP era partito con l'intenzione d'introdurre il salary cup, ma fu bloccato dall'UE perché limitava la libertà dei lavoratori. Dovendo mettere un altro parametro, quello più logico sembrava fosse legato ai ricavi: più guadagni, più puoi spendere. Ci sono state però elusioni in alcuni paesi (Francia, Inghilterra), attraverso un meccanismo legato alle sponsorizzazioni.

Ci spiega come fa il Psg a stare dentro il FFP?

"E' chiaro. I ricavi sono molto alti, a questi va aggiunta la sponsorizzazione del brand Qatar difficile da valutare, quindi o si mettono regole fisse per quantificare questi introiti o si può dire tutto e il contrario di tutto. Questo discorso vale anche per il Manchester City”.

L'intervista integrale nel podcast

Redazione Radio Bianconera
Ernesto Paolillo ospite di Quintiliano Giampietro e Luca Cavallero in Fuori Di Juve. © registrazione di Radio Bianconera